Vai al contenuto

extinction rebellion

Extinction Rebellion: gravi le denunce preventive, è in atto una pericolosa criminalizzazione del consenso

L’attivismo climatico fa paura perché pone di fronte a una realtà che continuiamo a non voler guardare in faccia. A chi dice che è stato sventato un nuovo blitz ambientalista, noi rispondiamo che è stato invece sventato il diritto costituzionalmente garantito della libertà di espressione del dissenso. Per questo motivo, esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alle attiviste e agli attivisti di Extinction Rebellion. Continueremo a scendere nelle piazze insieme a loro e a tutte le realtà che non rimangono inerti nei confronti della crisi climatica e delle conseguenze economico-sociali che questa porterà – anzi, sta già portando – con sé.

Extinction Rebellion, Grimaldi e Ravinale: Fa già caldissimo, la Questura aiuti a raffreddare il clima

“Sequestro di striscioni e casse di amplificazione, denunce alle attiviste e a chi solidarizzava davanti al palazzo della Regione per manifestazione non autorizzata e invasione di terreni ed edifici, foglio di via per tre militanti di Extinction Rebellion, con divieto di entrare a Torino per un anno e, in un caso, addirittura per due anni. Ce n’era bisogno?” – proseguono Grimaldi e Ravinale. – “Sembra che non si riesca più a distinguere fra violenza e disobbedienza o semplice diritto alla protesta. Se questo è l’atteggiamento verso chi cerca pacificamente di mettere la politica di fronte alle proprie responsabilità stiamo attraversando una stagione davvero buia per la democrazia”.