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Sara Diena al Cannabis Talk di Roma

Ieri a Roma ci siamo incontrati per la prima da volta dal vivo per denunciare le ricadute locali di un impianto normativo che sulla cannabis è ancora basato sulla repressione.

Milano, Bologna, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Lecce, Latina. Cambia la geografia ma non cambia l’analisi: dall’affollamento delle carceri alla carenza dei farmaci a base di cannabis terapeutica, dall’eccesso di repressione sui piccoli consumatori alla totale assenza di programmi di educazione e prevenzione rivolti ai giovanissimi.

Il nostro intento è quello di ribaltare il paradigma nazionale e sollevare il tappeto sotto il quale il Parlamento sta nascondendo la polvere dell’ipocrisia. Un’ipocrisia che ha spinto nelle ultime settimane i Consigli Comunali di Milano e Bologna a intraprendere le prime iniziative istituzionali volte a sottolineare le responsabilità della politica nazionale e la necessità di un cambio di rotta sulle politiche proibizioniste.

Il percorso è appena iniziato e l’incontro di ieri è solo il primo di una serie di appuntamenti.

Ai cittadini non è stata data la possibilità di discutere, informarsi, votare per un referendum promosso da 630.000 cittadini: è responsabilità della politica mantenere vivo il dibattitto sui danni causati da trent’anni di politiche repressive. Se il Parlamento fa spallucce, noi non staremo più zitti.

Alla repressione rispondiamo con la consapevolezza.

Sara Diena, consigliera comunale di Torino, insieme a:

Mattia Santori (Bologna)

Meri De Martino (Bologna)

Daniele Nahum (Milano)

Andrea Alemanni (Roma)

Laura Sparavigna (Firenze)

Leonardo Majocchi (Latina)

Gennaro Acampora (Napoli)

Paolo Foresio (Lecce)

Eva Vittoria Cammerino (V Municipio Roma)

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