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Approvata la nostra mozione “Sobrietà energetica per la pace”

A marzo 2022 la capogruppo Alice Ravinale ha depositato la mozione Sobrietà energetica per la pace, approvata ieri in Consiglio Comunale. Crediamo che la Città debba avere un ruolo di guida e di esempio rispetto alla necessaria modifica del nostro stile di vita e dei nostri consumi energetici.

Sinistra Ecologista ha richiesto di:

🌡️Abbassare le temperature dei sistemi di riscaldamento a 19°;

🏫Spegnere tutte le luci interne degli edifici pubblici e comunali dopo la chiusura e scollegare dalla corrente elettrica tutti i dispositivi non necessari;

💡Installare sensori di movimento per l’illuminazione, che ne consentano l’accensione soltanto quando necessario;

🗼Ridurre l’illuminazione monumentale e ornamentale, come già fatto in altre città europee;

🛣️Aggiornare il piano dell’illuminazione stradale in conformità a più avanzate pratiche tecnologiche di risparmio energetico;

🗣️Avviare un confronto con le associazioni dei commercianti, volto ad adottare come regola comune lo spegnimento delle vetrine dopo l’orario di chiusura e la chiusura delle porte lato strada, per evitare che si disperda il riscaldamento o il rinfrescamento;

📣Promuovere una campagna di sensibilizzazione e informazione per la riduzione dei consumi di riscaldamento e luce.

La Giunta sta già mettendo in atto, con un lavoro serio e complesso, molte delle proposte della nostra mozione e di cui abbiamo discusso in questi mesi nei lavori di commissione, per rendere Torino meno energivora.

Noi continueremo a batterci in questo senso: l’aumento dei costi dell’energia, che sta avendo un impatto catastrofico sulla vita delle persone, ma anche sulle imprese e sugli enti, è solo un aspetto di un problema più grande.

Dobbiamo ridurre i nostri consumi, rivedere il nostro stile di vita: dobbiamo farlo per non essere complici della guerra in corso, così come di molte altre che hanno a che fare proprio con il controllo delle risorse fossili, e della devastazione del Pianeta, a danno di chi già oggi si trova a patire maggiormente le conseguenze del cambiamento climatico (secondo l’IPCC, stiamo parlando di 3,6 miliardi di persone) e a danno di chi verrà dopo di noi e dovrà fare i conti con la nostra mancanza di responsabilità.

Ora o mai più, come lo slogan dell’ultimo Sciopero per il Clima dei Fridays for Future. Cominciamo da noi, cominciamo dalla nostra città.

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